L'abitazione

I Veneti antichi costruivano le loro abitazioni vicino ai fiumi, dove la terra era più fertile. 
Di solito, l'abitazione era formata da una sola stanza, a volte però, come abbiamo visto dai ritrovamenti fatti a Treviso durante gli scavi, la casa era formata da due stanze.

Nella casa non vivevano solamente le persone, ma veniva usata anche come riparo per gli animali domestici, come deposito per gli attrezzi e come granaio per conservare i cereali.
La casa dei Veneti era una capanna. Le pareti erano fatte di legno e canne e poi venivano ricoperte da un impasto formato da fango seccato al sole.
Il tetto era molto inclinato ed era formato da una intelaiatura di legno, ricoperta con la paglia o con le erbe di palude. 
Al centro della stanza, sul pavimento formato da blocchi di argilla o da terra battuta, c'era il focolare che aveva la forma
rettangolare ed era fatto con strati di fango scottato.

Il focolare era l'elemento più importante dell'abitazione: serviva a illuminare e riscaldare la casa, a cucinare i cibi e a tostare i cereali che poi le donne trasformavano in farina, schiacciando, a mano, i grani con le macine di pietra.
Per cuocere mettevano le braci nel braciere che era un piano sul focolare, spesso fatto a forma circolare e circondato da un cordone di argilla.
Sul focolare erano posati gli alari, a volte fatti a forma di animale, che potevano servire a sostenere sul fuoco gli spiedi usati per cuocere, ma servivano anche per contenere le braci.

C'erano  anche i fornelli portatili  sui  quali si  appoggiavano  i vasi  per cuocere  i cibi,  come  ad esempio  le olle.
Sotto il fornello si mettevano le braci e sopra si appoggiava il vaso che conteneva il cibo da cuocere.

Olla
Fornello portatile